giovedì 28 giugno 2012

il porno da due lati diversi eterosessuali e omosessuali


           idoli omosessuali     idoli    eterosessuali 

Nato da genitori francesi di origini slovacche, all'età di 18 anni si trasferisce a Parigi intenzionato a lavorare nell'industria della moda. Ha studiato moda per due anni e in seguito ha lavorato come assistente per alcune case di moda.
Grazie al suo aspetto, all'età di 21 anni inizia a lavorare come modello, prestando la sua immagine per varie compagnie francesi. A 25 anni firma un contratto con uno studio pornografico francese, chiamato Citebeur. Da lì il salto fu breve e nel giro di poche settimane apparve nel suo primo film per adulti. Sagat decise di dedicarsi a tempo pieno al lavoro di porno attore; la sua popolarità tra gli addetti ai lavori è cresciuta nel giro di sei mesi, tanto da essere invitato a lavorare negli Stati Uniti.
Negli Stati Uniti appare nel suo primo film americano, Arabesque, e nel lasso di poco tempo diventa uno dei pornodivi più richiesti. Sagat è distinguibile per la sua possente fisicità ma soprattutto per il tatuaggio simmetrico a forma di scalpo, che dà l'illusione di un vero e proprio scalpo.
Come attore pornografico ha interpreto entrambi i ruoli di attivo e passivo e si è cimentato in performance BDSM. Nel2007 è apparso nella sua prima scena bisessuale nel film Gay Arab Club, per la quale è stato nominato a sei GayVN Awards.
Per qualche tempo è stato legato sentimentalmente con il pornodivo italiano Francesco D'Macho. Dopo una breve pausa dal mondo del porno, nel 2008 torna a lavorare come modello esclusivo della Titan Media, in questa pausa ha lavorato come modello per il progetto dello stilista tedesco Bernard Willhelm, fotografato da Lukas Wassman in un servizio fotografico in cui appare nei panni di supereroe gay in puro stile anni settanta. Sagat è stato il soggetto di un controverso dipinto del pittore australiano Ross Watson, rivisitazione della Crocifissione di san Pietro del Caravaggio, realizzato come simbolo dell'ostilità del Vaticano nei confronti del mondo gay e dell'utilizzo del preservativo.[2]
Nel 2009 partecipa, con un piccolo ruolo, al film horror Saw VI.[3][4] Nel 2010 è protagonista del film di Bruce LaBruceL.A. Zombie, dove veste i panni di uno zombi famelico, e recita al fianco di Chiara Mastroianni in Homme au bain diChristophe Honoré. Entrambi i film sono stati portati in concorso al Festival internazionale del film di Locarno.
Nel 2011 il regista Pascal Roche realizza il documentario Sagat, in cui viene raccontata e analizzata la vita di Sagat, dall'adolescenza a Cognac, passando per gli esordi a Parigi, fino alla consacrazione internazionale come stella del cinema a luci rosse. Il documentario viene presentato in vari festival cinematografici e viene trasmesso sulla rete televisiva francese Canal+.
A fine 2011 torna alla pornografia con Incubus, di cui è regista, direttore creativo ed interprete per la Titan Media. Nel marzo del 2012, nasce il progetto musicale intitolatoHadès con Sylvia Gobbel, musa del compianto fotografo Helmut NewtonHadès è diretto dal francese Franck Glenisson con la musica sinfonica composta da Hedayat. Il progetto incorpora una canzone, un film e 16 fotografie erotiche della Gobbel e Sagat.








La pornografia (dal greco πόρνη, porne, "prostituta" e γραφή, graphè, "disegno" e "scritto, documento"[1] e, quindi, letteralmente "scrivere riguardo" o "disegnare" prostitute) è la raffigurazione esplicita di soggetti erotici e sessuali, in genere ritenuti osceni, effettuata in diverse forme: letteraria, pittorica, cinematografica, fotografica.
Ogni essere umano ha normalmente delle fantasie erotiche, cioè usa l'immaginazione per rappresentarsi delle sceneeccitanti eroticamente, senza altro scopo che l'eccitazione in sé: la pornografia è la concretizzazione di queste fantasie in immagini, disegni, scritti, oggetti o altre produzioni. Poiché molte persone hanno fantasie erotiche simili, di solito il materiale pornografico prodotto da un singolo, con le scene della sua immaginazione erotica, risulta eccitante anche per molti altri. Sebbene la pornografia sia stata usata anche come semplice ingrediente di opere artistiche più articolate, il suo fine principale è quello di indurre uno stato di eccitazione sessuale.
Il termine ha iniziato ad essere impiegato con questo significato agli inizi del XIX secolo, per poi diffondersi nei decenni successivi[2] allo scopo di distinguerla dal concetto di arte.
Generalmente, negli ordinamenti giuridici occidentali non è considerata illegale, ma in determinati contesti è (o è stata) soggetta a censura, e ne viene vietata la visione (in particolare a minorenni).
Da sempre si è dibattuto sul mutevole confine tra arte, erotismo e pornografia.









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