sabato 31 marzo 2012

street style: alexander mc queen

street style: alexander mc queen: Lo stilista McQueen trovato morto Secondo gli organi d'informazione britannici il creatore di moda si sarebbe impiccato MILANO  -  Lo stili...

alexander mc queen


Lo stilista McQueen trovato morto

Secondo gli organi d'informazione britannici il creatore di moda si sarebbe impiccato

MILANO - Lo stilista Alexander McQueen, 40 anni, è stato trovato morto durante la mattinata nella sua abitazione a Londra. Lo ha annunciato la portavoce. Secondo gli organi d'informazione britannici, che hanno subito lanciato la notizia, il creatore di moda si sarebbe suicidato. Il tabloid Sun riporta che McQueen si sarebbe impiccato. «L'ambulanza è arrivata alle 10 presso la sua abitazione - ha detto una fonte al tabloid -. Lo hanno trovato impiccato».
LA MORTE DELLA MADRE - I famigliari hanno subito chiesto ai media di rispettare la loro «privacy»: «In questo frangente - recita una nota diffusa dall'azienda - è inappropriato esprimere commenti su questa tragica notizia. Siamo distrutti e condividiamo con la famiglia di Lee (il suo vero nome, ndr) una sensazione di shock». «L'autopsia - ha invece detto un portavoce della polizia - avrà luogo a tempo debito. La morte è comunque trattata come non sospetta». La scorsa settimana era deceduta la madre e su Twitter lo stilista aveva postato alcuni messaggi in cui si diceva «depresso». La polizia britannica ha detto che il decesso non è considerato «sospetto», anche se non ha confermato la notizia del suicidio. I familiari in una breve nota si è detta «distrutta» per la «tragica notizia».
LA CARRIERA- Conosciuto come uno stilista «provocatorio», McQueen aveva iniziato la sua carriera come apprendista in un atelier di Saville Row, la storica via dei sarti della capitale britannica. Nel 1996sostituì John Galliano come direttore creativo di Givenchy, dove è rimasto sino al 2001 quando entrò a far parte del gruppo Gucci. Nel 1999 a Londra fece sfilare la modella amputata alle gambe Aimee Mullins su protesi in legno finemente intagliate. Tre anni fa si era uccisa Isabella Blow, a cui era molto legato e che lo aveva scoperto e portato al successo. Ha vinto per quattro volte il premio British Designer of the Year ed è stato nominato Cavaliere per i suoi meriti nel campo della moda. McQueen avrebbe dovuto presentare la sua collezione di moda a Parigi il prossimo 9 marzo.

Il corpo senza vita trovato a Londra
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LONDRA
Con la scomparsa di Alexander McQueen, trovato morto oggi nella sua casa di Londra, probabilmente suicida, il mondo della moda perde uno dei suoi protagonisti più geniali, come riconosce perfino Giorgio Armani, e trasgressivi, come ricorda Mario Boselli, presidente della Camera della Moda Italiana. Un talento che sarà ricordato anche per il suo stile “gotico” degli ultimi tempi e per gli show macabri con cui amava presentare le sue collezioni. Il designer, che ha sorpreso lo star system con le sue sfilate, definite dalla stampa «medievali» e «inquietanti», è riuscito per l’ultima volta a scioccare tutto il mondo della moda. Soprattutto quello britannico. «Era un genio» ha commentato Katherine Hamnett. «La sua scomparsa è uno spreco terribile» ha detto Vivienne Westwood che ha fatto sapere di essere «incredibilmente dispiaciuta».

La notizia ha «distrutto» anche Kate Moss. Ben Bradshaw, ministro della Cultura inglese ha sottolineato che la scomparsa dello stilista «rappresenta una perdita terribile per il mondo della moda britannico e del mondo intero».

McQueen era infatti il “ragazzaccio” della new generation di stilisti, il più trasgressivo. La sua uscita di scena, forse addirittura con un cappio al collo è l’ultimo choc. Ma un’attenta lettura delle sue ultime sfilate, macabre e inquietanti anche negli allestimenti, poteva essere il segno di una depressione cominciata già da tempo. Joyce, la sua amatissima madre, era morta da una settimana. Tre anni fa lo stilista aveva perso anche la sua adorata amica e musa, Isabelle Blow, raffinata editrice che si presentava ai defilè con vistose acconciature di Philph Treacy, ’il cappellaio mattò. Quando l’amica si era suicidata, McQueen era rimasto molto scosso. Le aveva dedicato anche una collezione che aveva sfilato a Parigi, a sottolineare quanto la sua mentore era stata importante. Perdere anche sua madre forse è stato troppo per lui. Lo stilista aveva 40 anni e aveva lavorato per Romeo Gigli e per Gucci. Negli ultimi tempi le sue creazioni erano divenute le preferite della nuova regina del pop, Lady Ga-Ga.

Di origini modeste, figlio di un tassista dell’East End londinese, McQueen aveva lasciato la scuola all’età di 16 anni. Doveva lavorare. Aveva cominciato a respirare aria di moda nelle sartorie di Savile Row, Gieves & Hawkes e per i costumisti teatrali Angels e Bermans. A 20 anni aveva lavorato a Milano per Romeo Gigli. Nel 1992 era tornato a Londra per studiare alla Saint Martin’s School of Art, che ha sfornato i più grandi talenti britannici della moda. Come John Galliano, con cui lavorò dal ’96 da Givenchy, per poi succedergli come direttore creativo. Nel 2001 aveva lasciato la maison e aveva fatto conoscere il proprio nome nell’alta moda con sfilate trasgressive, al punto di essere definito «l’hooligan della moda».

Nel ’99, a Londra, mandò in pedana la modella Aimee Mullins, amputata delle gambe, con protesi in legno. Dal 2001 era entrato a far parte del gruppo Gucci, aveva aperto boutique a Londra, Milano e New York e aveva lanciato il profumo Kingdom. Nel 2003 collaborò con la Puma per la realizzazione di una linea di scarpe da ginnastica. Negli ultimi tempi lo stile di McQueen esprimeva un bisogno costante di accentuare l’aspetto cupo della libertà. La sua ultima sfilata a Milano Uomo era un ossario. Il suo live show sul web con donne-serpente di ottobre aveva mandato in tilt il sito dove veniva trasmesso. 

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venerdì 30 marzo 2012

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